Nei dintorni

Lago Maggiore

Specchi d’acqua circondati da splendidi scenari di parchi, giardini lussureggianti e itinerari di montagna da dove si ammirano sette laghi, la Pianura Padana e le Alpi italiane e svizzere. Così si presentano i laghi Maggiore e Mergozzo. Del Lago Maggiore colpiscono a prima vista le magnifiche isole che formano, unitamente agli storici castelli di Cannero e all’Isolotto San Giovanni Battista (dove visse Arturo Toscanini), uno splendido arcipelago: l’Isola Bella, sede del Palazzo Borromeo (1670); l’Isola Pescatori, dedalo di tipici e pittoreschi vicoli e vicoletti; l’Isola Madre, con i suoi famosissimi giardini botanici ricchi di piante rare e animali in libertà.

Isola Bella

Nel 1670 il Conte Vitaliano Borromeo inizio’ la costruzione del monumentale palazzo barocco e della maestosa scenografia dei giardini che diedero fama all’isola e che ancor oggi documentano gli splendori dell’epoca. La dimora dei Borromeo racchiude inestimabili opere d’arte: arazzi, mobili e quadri. I giardini, ricchi di ogni varieta’ di piante e fiori rari, si sviluppano a terrazze ornate e sovrapposte, sono un classico inimitabile esempio di “giardino all’italiana” dell’epoca.

Isola Pescatori

L’isola dei Pescatori deve il suo nome alla peculiare attività dei suoi abitanti. Il fascino di questa isola è dovuto all’arcaica semplicità e al rustico candore delle sue case e delle strette viuzze che la attraversano. Uno dei posti più romantici di tutto il Lago Maggiore.

Isola Madre

L’isola Madre e’ particolarmente famosa per la fioritura di azalee, rododendri e camelie. Oltre ad essere l’isola piu’ grande e’ la più caratteristica per l’atmosfera raccolta, silente incantata: un giardino di piante rare e fiori esotici nel quale in piena liberta’ vivono pavoni bianchi pappagalli e fagiani d’ogni varieta’, che creano l’incanto di una terra tropicale. Nel 1978 e’ stato aperto il Palazzo del XVI° secolo interessante per la ricostruzione di ambienti d’epoca e per la collezione di livree, bambole e porcellane.

Lago d'Orta

Il Lago d’Orta è situato a ovest del Lago Maggiore. E’ il più occidentale dei laghi prealpini e trae origine dal fronte meridionale del ghiacciaio del Sempione. Contrariamente a quanto accade a molti dei laghi alpini, che hanno l’emissario a sud, le acque del Lago d’Orta escono a nord e, attraversando la città di Omegna, danno vita al torrente Nigoglia che poi confluisce nello Strona e, attraverso il fiume Toce, nel Lago Maggiore.
La presenza umana sul Lago d’Orta è antica e risale almeno al neolitico. Nel 1786 il territorio del Cusio divenne possedimento dei Savoia, passando così dalla Lombardia al Piemonte.

Meta ideale di artisti e scrittori, le località rivierasche del Lago d’Orta vengono spesso descritte nelle opere di importanti autori, come Balzac, Rodari, Montale e Soldati. Ad accrescerne la fama, nel corso degli anni, sono stati anche rinomati chef e industriali noti a livello mondiale.

Tra le località più note del Lago d’Orta Omegna, capoluogo del Cusio. Affermatasi in passato come città industriale leader nel settore del casalingo, oggi è anche punto di riferimento culturale di tutto il territorio. La perla del Lago è Orta San Giulio, piccolo borgo che da secoli incanta scrittori e letterati. E’ un gioiello dall’architettura medioevale dove, tra i suoi vicoli stretti e suggestivi, si respira un’atmosfera ammantata. Nella piazza Motta, con i suoi tavoli all’aperto e il cinquecentesco Palazzotto, prima sede comunale, si trova l’imbarcadero, punto di partenza per raggiungere l’Isola di San Giulio.

E’ questo un fazzoletto di terra dove, secondo la leggenda, San Giulio sconfisse draghi e serpenti. Simbolo mistico di tutto il lago, al centro è posto l’antico Seminario, sorto nel 1844 e oggi abbazia che accoglie una comunità di monache benedettine. L’isola è dominata dalla Basilica di San Giulio, voluta dal Santo nel IV secolo ove si possono ammirare gli affreschi che riproducono immagini di Santi e dipinti realizzati dagli allievi del pittore Gaudenzio Ferrari.

Lago di Mergozzo

Anticamente nota come Muregocium, si presenta come un borgo dalle case tipiche in pietra ossolana addossate una all’altra, divise da ripide strade che non di rado si trasformano in scalinate. Vicoli pittoreschi portano al centro della piazza del paese dove cresce un vecchio olmo, ai piedi del quale già nel Seicento, sedevano i Magistrati del Borgo. In questo arcaico tessuto urbanistico si inseriscono gli edifici religiosi che recano testimonianze risalenti al periodo romanico: l’Oratorio di Santa Marta, fondato forse nel IX sec., ripreso intorno al 1130 e, in parte, modificato nel Settecento, la Chiesa dell’Assunta e quella di Santa Maria in frazione Bracchio.

Interessante la visita all’Antiquarium, portico secentesco, dove sono raccolte le testimonianze della tradizionale attività di lavorazione della pietra, marmo e granito, tipica degli abitanti del luogo e reperti archeologici provenienti da diverse località del Lago di Mergozzo. Anticamente golfo del Lago Maggiore, questo piccolo lago è uno dei più puliti d’Italia: da anni nelle sue acque è vietato qualsiasi uso di barche a motore ed è noto per le opportunità offerte agli appassionati di sport acquatici.

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